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mercoledì 24 dic

Archivio per la categoria 'Sicilia'

  • Italiani a Praga

    Viaggio spesso per lavoro e in qualche rara occasione anche per piacere e appartengo a quella categoria di rompiscatole affette da una rara forma di insofferenza agli spostamenti di massa.
    Il fenomeno di “transumanza ovina” mi provoca effetti collaterali che vanno dall’irritabilità agli stati d’ansia e qualche volta persino l’orticaria: Praga mi ha preso alla sprovvista.
    Le pascolanti scolaresche ed i cori da stadio “a m’bella!” dei tanti, anzi, troppi Italiani in piazza Staromestske Namesti mi rimandano ad una visione distorta della città, pertanto, non riesco ancora a capira se Praga, considerata tra le città più belle del mondo, mi sia piaciuta davvero o meno. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Petizione per l’esercito in Sicilia

    Alleanza Nazionale e Azione Giovani hanno lanciato una petizione popolare per chiedere l’impiego dell’esercito in Sicilia nella lotta contro la mafia.

    Giampiero Cannella, presidente provinciale di An, e Davide Gentile, presidente provinciale di Azione Giovani, hanno dichiarato: «Il contrasto alla criminalità organizzata non può conoscere pause o incertezze. I recenti atti intimidatori ai danni di commercianti, imprenditori e strutture impegnate nella lotta a Cosa Nostra hanno dimostrato che la mafia sta rialzando la testa. La presenza dei militari sul territorio è utile essenzialmente per liberare le forze di polizia da compiti di vigilanza, rendendole disponibili per attività investigative e di controllo del territorio. L’esercito inoltre sarà un utile deterrente nei confronti della microcriminalità».

    Palermo, Sicilia
  • Momenti

    Il capezzale con Santa Lucia con gli occhi in mano sta là e mi guarda ancora come 30 anni fa…
    Volevano buttarlo, ma tu ti arrabbieresti. Lo conservo io. Lo so, devo coprirlo prima con un panno.
    Correndo, sudata, già vestita per la cerimonia, mi insegui arrancando per le stanze grandi e fresche, con la puntura in mano; e io scappo per inscenare l’ennesimo spettacolo mattutino.
    ‘U tiatru r’a ‘gnizioni. Dalla cassapanca sotto cui mi rifugio, Santa Lucia mi fissa severa e io grido, coprendomi la faccia con le mani. Per la casa l’odore del pane fatto per la settimana e il sugo che bolle mi confortano.
    Vedo il movimento ritmato delle tue braccia che setacciano la farina con il crivo.
    Il tempo scorre lento…attacco bottoni su una bambola di pezza per farle gli occhi…
    Mi pasticcio tutta la faccia e spunto in cortile con le tue scarpe, la tua borsa e tutte le tue collane e tu ridi…una risata liquida…
    Sbuccio, paziente, le mandorle e mi riempio tutta la bocca, masticando forte. Tu minacci di lavarla col sapone quella bocca se ancora mi lascio scappare minchia. Continua »

    Sicilia
  • Dove finisce la terra

    Figuratevi un cielo costantemente diverso, mosso dalla danza delle nuvole e dal soffio di un vento sempre presente.
    Pensate ad altopiani deserti, circondati dalle imponenti Ande, che conservano tesori di civiltà misteriose. Immaginate questo grande Cile che si estende verticalmente in una “follia geografica” dai tropici fino quasi a sfiorare il circolo polare artico; non a caso la parola Chile, nella lingua degli indios Aymara, antico popolo andino, significa “là dove finisce la terra”.
    Un paese dove il paesaggio è mai uguale a quello del chilometro precedente, e dove il viaggiare è sinonimo di preziose scoperte ad ogni curva.
    Un viaggio in Cile è un viaggio “diverso”, un percorso non solo naturalistico, ma umano. Non ancora toccato dal turismo di massa. Via! In giro tra i sentimenti e le persone. Tra sorrisi e deserti, tra ghiacciai e colorati indumenti di soffice alpaca.
    Lasciandosi dietro l’angusto periodo della dittatura militare di Pinochet, il Cile moderno sta acquistando poco per volta una sua specifica identità. Da Luis Sepulveda a Pablo Neruda e Isabel Allende, la letteratura e la poesia cilena hanno varcato i confini da diverso tempo.
    Santiago de Chile è davvero immensa, ma la cappa di smog che la opprime è fin troppo evidente. Continua »

    Sicilia
  • “Parenti” dall’estero

    Il parente dall’estero è una delle esperienze che ha accompagnato la mia infanzia e non solo.
    Il primo ricordo è la Zia Pietrina, quella delle Chewing Gum colorate, una sorta di attentato all’esofago, dal diametro tipo albicocca gigante: ne portava sempre tre, quattro chilate.
    La sua faccia era diventata americana, non so spiegarvelo: una sorta di mutazione genetica; il suo abbigliamento era american-sconclusionato, con tessiture floreali, ampio uso di rosa e bianco sparso, all’americana pure quello, occhiali spessi, marroni, so american. La zia Pietrina veniva dal Massachussets, ribattezzato dai suoi parenti di Sferracavallo “Massaciucciu”. Io, la zia Pietrina del Massaciucciu la ricordo con grandissima simpatia per via dei dollari, ne avrò circa 500, che mi pare male a scambiarli, anche se ho pensato di restituirli agli americani comprandomi un iPhone, quando sarà disponibile.
    I parenti dal Belgio, a mio avviso, avevano un nonsocché di inquietante, a partire dal fratello di mia nonna. L’ultima volta che l’ho visto sputava a Maradona, in tv, durante la finale dei mondiali 90. Lo zio sosteneva che Dieguito avrebbe dovuto sbagliare il rigore contro l’Italia come segno di riconoscenza verso il popolo italiano che lo aveva ospitato. Il discorso filava, per carità: quel tremendo rumore di “sgracchio dispregiativo”, meno. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Totò Cuffaro sul Camino de Santiago

    Totò Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, ha affrontato il Camino de Santiago, percorso che si effettua fin dal Medioevo per giungere al santuario di Santiago de Compostela dove è sepolto San Giacomo apostolo.

    Totò Cuffaro sul Camino de Santiago

    Nella foto sono ben in vista, oltre alla coppola, la cocha o vieira (conchiglia) e il bordone che contraddistinguono i pellegrini.

    Sicilia
  • Il Tar riammette le trivellazioni nel Val di Noto

    Il Tribunale amministrativo di Palermo ha accolto il ricorso presentato dalla società petrolifera Panther Europa per la realizzazione del pozzo di esplorazione “Eureka est” nel Val di Noto. Respinto il ricorso per la realizzazione di un pozzo denominato “Gallo Sud 1”.

    Il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, ha dichiarato: «Invitiamo la Panther Europa a non dare il via ai lavori. E in ogni caso, a settembre, il governo con procedura d’urgenza presenterà all’Ars un provvedimento che chiuda definitivamente la questione e impedisca le trivellazioni nell’area del Val di Noto dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco».

    Il sindaco di Noto, Corrado Valvo, ha dichiarato: «Continueremo la nostra battaglia giudiziaria e politica ma soprattutto mediatica. Noto, ora dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, merita attenzione e non può essere colonizzata».

    Sicilia
  • Ad Avola c’è tutto!

    Vero è che l’Inghilterra ce l’ho nel cuore…ma dopo 15 giorni trascorsi a guardare il mutevole cielo d’Irlanda, l’oceano, i laghi, i prati, le pecore, le pecore, i prati, i laghi, l’oceano,

    • e béviti la Guinness che è bella (in verità a me è sembrata cafè alcolico),
    • assaggia il salmone che come lo fanno qua manco in Norvegia,
    • e don’t forget your umbrella, ogni ghiuornu, nelle previsioni meteo sul giornale,
    • e dopo ‘na simanata di balli e piffero irlandese e piripipì-piripipì ra’ matina a’ sira,
    • e stùdiati la cartina dalla tube che Londra pare facile, ma a truvariti a Wimbledon ‘un ci stai niente,
    • e già che ci siamo un musical non ce lo vediamo?,
    • e sabato andiamo a Portobello che ci sono un sacco di cose,

    devo ammettere che rimettere piede in Sicilia e cominciare a sbarazzarmi di maglioni di lana, giubbotti e quasette appena scesa dall’aereo ha avuto un non so che di liberatorio. Avrei abbracciato pure le hostess se non fossero state così greviamente inglesi. E si che lo so che l’estate inglese praticamente non esiste, che piove sempre ma, botta ri sale, manco un giorno di temperatura umana? 15 giorni 15 di pioggia e gradi che oscillavano dai 13 ai 17…poi dice che uno ci dice parole alla Regina… Continua »

    Sicilia
  • La New York degli zii d’America

    Era un sogno che si portavano dietro da decenni.
    Molti di loro ancora ragazzini,con i pantaloni corti, salirono a Messina sul ferry-boat
    per raggiungere il continente e poi Napoli, da dove attraversarono un oceano di speranze.
    Li rivedo ancora, in piedi al freddo sui pontili delle navi a vapore per scrutare l’orizzonte,
    e come in un malinconico film di Tornatore puntare il dito sulla bella Miss Liberty che svetta all’entrata del porto del fiume Hudson per poi gridare all’unisono “America!”.

    I discendenti di quegli stessi Siciliani si sono in seguito ribattezzati Sam (Salvatore), Connie (Concetta), Joe (da Joseph, Peppino) ed oggi negli Stati Uniti hanno aperto bar e botteghini, industrie tessili e dolciarie, ristoranti e panifici.

    “Mi ‘nni issi a’ Amierica” sospirava scherzosamente un mio zio, E in America ci andò davvero, dove aprì uno degli allora piú celebri ristoranti degli anni ’50 sulla quinta strada newyorkese.

    New York è un esperimento di vita continuo. È ricca e incredibilmente povera, sporca e pulita, orribile e meravigliosa.
    Lungo l’Hudson si respira tutta la frenesia e l’energia di Manhattan e dei suoi grattacieli. Qui è possibilie fermarsi un attimo, chiudere gli occhi e lasciare che un brivido ci percorra la schiena, perché questo è l’effetto che ti fa New York. Continua »

    Sicilia
  • La maglietta de “Il padrino” souvenir della Sicilia

    Una bancarella vende le magliette de “Il padrino”

    Da mesi a Palermo, anche davanti al Teatro Massimo, si vendono magliette con l’immagine di Marlon Brando nei panni di don Vito Corleone ne Il padrino. I turisti le acquistano come souvenir delle loro vacanze. La notizia ha fatto il giro della stampa mondiale in questo giorni, riproponendo il tema dello stereotipo della Sicilia mafiosa. Gia l’estate scorsa c’era stata una polemica simile.

    Che cosa ne pensate?

    (la foto è stata scattata da Chiara Chiaramonte)

    Palermo, Sicilia
  • Malesia, tric-trac e bombe a mano

    Kuala Lumpur è una città dove si mescolano e si bilanciano costruzioni metropolitane e giungle.
    Rispecchiando il multiculturalismo del paese, la città offre la possibilità di venire a contatto con le variegate culture del paese, tra vecchi edifici coloniali, pagode cinesi, templi hindu e moschee islamiche.
    Non appena atterrata al modernissimo e fantasmagorico aeroporto KLIA, l’omino del controllo passaporti mi chiede prima ancora di controllare i documenti: ”where are you from?” e io: “Italy” e lui: “oh yes, Filippo Inzaghi!” e così ho scoperto anche per il resto del mio soggiorno malesiano che se vi chiederanno da dove venite basterà rispondere Inzaghi e anche il malese che vive nella giungla del Taman Negara dedurrà che siete italiani!

    Il centro di Kuala Lumpur ospita diversi edifici coloniali, una vivace Chinatown con svariati mercati notturni e un pittoresco distretto indiano.
    L’edificio delle Petronas Tower è meno pittoresco ma altrettanto visibile. Svetta altissimo per quasi mezzo chilometro e di sera viene illuminato da fasci di luce in movimento.
    Gironzolo tra le viuzze nei pressi di pazza Merdeka, cuore della città come una mondina cinese col suo nuovo cappello a pagoda: a causa dell’elevato tasso dell’umidità oggi la mia fluente chioma mi rende misto tra un leone gay e Fiorella Mannoia in vecchia versione. Continua »

    Sicilia
  • I love Sicilia: tutto esaudito

    È in edicola il nuovo numero di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. La vendita in abbinamento facoltativo al Giornale di Sicilia permette di acquistarlo a due euro (oltre al prezzo del giornale).

    I love Sicilia di agosto

    In copertina si parla delle vacanze da nababbi da trascorrere in Sicilia, tra castelli, ville con piscina a strapiombo sul mare, acqua minerale da 40 euro a bottiglia, jet da 15 mila euro all’ora e yacht da 30 mila a settimana. Tra gli altri servizi un reportage di Salvatore Rizzo sui naturisti di Sicilia, un’intervista esclusiva a Rosario Basile (Ksm), il ritratto di Maurizio Micciché proprietario dell’azienda vinicola Calatrasi e una conversazione con Giuseppina Torregrossa, autrice del libro L’assaggiatrice, un romanzo che coniuga sensualità e ricette gastronomiche made in Sicily.

    Nel numero c’è anche una sezione di Perizona realizzata in collaborazione con Rosalio.

    Rosalio, Sicilia
  • Grammatica siciliana

    Grammatica siciliana ter

    Prima di salutare Rosalio e suoi lettori per staccare la famosa “spina” e andare in vacanza per un mesetto, come deformazione professionale mi suggerisce, vi voglio lasciare i compiti per le vacanze. Roba facile, giuro.
    Partendo sempre dal principio che non c’è due senza tre, questo pezzo si intitola grammatica siciliana ter perché non si finisce mai di investigare questa lingua misteriosa. Stavolta però mi soffermo sul rapporto tra siciliani e lingue straniere.
    Il siciliano è uno tosto, non si arrende. Se non riesce a pronunciare la parola la sicilianizza, ma non demorde. Nella mia famiglia è tradizione: mio nonno era convinto che per andare da Messina a Reggio Calabria si usasse il ferrabotto (ferryboat=traghetto). Ma non c’è bisogno di andare così lontano. Per esempio, quest’anno in fiera una signora mi chiese: signorina me lo da un devian della radio? Posto che depliant della radio non ne abbiamo (chi c’avissimo a miettiri ‘a fotografia r’u giradischi?) la signora non ebbe neanche un minimo di tentennamento. Come un tizio che raccomandava a un altro no, non ti preoccupare non è cosa elegante, non è cunto che ci dobbiamo mettere lo smog, come può pure capitare di avere bisogno di prelevare contanti al bancomarchet o di fumare fili morri gialle o, meglio ancora, di indossare un giubbotto che è duble fass. Continua »

    Il meglio di, Palermo, Sicilia
  • In memoria di Rita Atria

    Ci sono parole sparpagliate in memoria di Rita Atria. Somigliano a foglie secche sui viali di un autunno precoce. Ci sono associazioni e persone di buona volontà che tengono accesa la memoria e raccontano a chi non sa la vita di una ragazza che fu redenta da una luce fortissima, prima di precipitare nel buio. Non è una vicenda entrata nelle giaculatorie degli anniversari, e forse è un bene. Rita Atria sopravvive nei ricordi semiclandestini di chi l’ha conosciuta. Di chi, ancora oggi, tenta di tramandare con l’impotenza di una dolce rabbia un piccolo segno della sua fede. Perché questa è una storia di fede e di speranza. Anche se è finita male.
    Le informazioni necessarie sono contenute – tra l’altro – su www.ritaatria.it. La trama è nota. Un sito la ripropone con la freddezza della cronaca: “Sorella di Nicola Atria, Rita era una ragazzina quando il padre che adorava venne assassinato. E, poco dopo, venne assassinato a colpi d’arma da fuoco il fratello Nicola. Nonostante fosse cresciuta in una famiglia mafiosa, decise di testimoniare contro l’organizzazione. Fu condotta sotto protezione a Roma, dove visse con la cognata Piera Aiello, anche lei testimone d’accusa. sconvolta e spaventata dall’assassinio di Paolo Borsellino nel luglio del 1992, poco dopo Rita Atria si suicidò. Continua »

    Sicilia
  • In edicola “Carissimo fratello Salvatore”

    Daniele Billitteri - “Carissimo fratello Salvatore”

    Carissimo fratello Salvatore, la rubrica di Daniele Billitteri nata su Rosalio e proseguita su I love Sicilia, diventa un libro distribuito da oggi con il Giornale di Sicilia a 5 euro (oltre al prezzo del quotidiano).

    Il libro racchiude le strampalate lettere del palermitano Vincenzo Pensabene al fratello che vive a New York, lettere surreali sul mondo che si muove fuori dallo stabile in cui vive con la moglie e i figli Desirè e Geiar.

    Il libro inaugura la collana dei libri di I love Sicilia ed è arricchito dai quadri di Andrea Di Marco.

    Palermo, Sicilia
  • Amazzonia

    Immaginate di atterrare su un nastro di palme e mangrovie, sorvolando infinite distese di verde alternate da disegni spiralici di un serpeggiante fiume: benvenuti in Amazzonia.
    Quando si apre il portellone dell’aereo si viene subito investiti da quel profumo tipico del clima equatoriale. Dopo venti minuti ci si abitua e quel profumo svanisce pian piano, ma lo si ricorda per sempre…
    Il bacino Amazzonico comprende un’area di quasi 7 milioni di km², che si estende dal Brasile al Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador, Bolivia e Guyana. La foresta tropicale, che rappresenta un terzo delle foreste dell’intero pianeta, oggi è in pericolosa diminuzione a causa del costante disboscamento degli ultimi anni.
    Ma si sa: l’uomo deve sbattere la testa milioni di volte prima di capire le cose…

    Dal versante peruviano, il volo da Lima a Iquitos è letteralmente terrificante.
    Se da un lato si sopravvive al terrore di uno schianto contro le Ande, dall’altro si rischia il trauma psicologico nell’atterrare in un micro-aeroporto nel cuore della giungla.
    L’aeroporto di Iquitos ha una sola pista, dalla quale atterrano e decollano non più di 5 aerei al giorno, dopodiche…chiude! E quando metti piede a terra, e baci il suolo per essere sopravvissuto, non puoi fare a meno di notare due carcasse bruciacchiate di due aerei precipitati in Amazzonia 10 anni fa…e lasciati in bella vista a mo’ di monumento al terrore umano. Continua »

    Sicilia
  • Realizza un video per Btv e incontra Le Vibrazioni

    La web tv Btv ha lanciato un contest che permetterà di intervistare Le Vibrazioni ai realizzatori dei migliori video che racconteranno davanti all’obiettivo che cosa farebbero per incontrarli.

    La band milanese toccherà la Sicilia con due date del tour: il 31 luglio sarà a Scoglitti (Ragusa), mentre il 1 agosto sarà a Giardini Naxos (Messina). Il 28 luglio Le Vibrazioni saliranno sul palco di Total Request Live OnTour a Mondello.

    Le Vibrazioni

    Sicilia
  • Verso un barcamp in Sicilia

    Si sono già svolti alcuni incontri preliminari per la realizzazione di un barcamp in Sicilia.

    Per BarCamp s’intende un tipo di incontro caratterizzato dalla mancanza di una scaletta prefissata di relatori e in cui non esiste un pubblico passivo.
    I partecipanti all’evento sono invitati a partecipare in maniera attiva alle varie discussioni, per condividere pensieri ed idee.
    L’obiettivo è quello di riunire persone e mettere in comune la conoscenza, sia essa una tecnologia oppure un’idea.

    Lasciate in questo post un commento se siete interessati a partecipare al TrinacriaCamp e indicate la località dove preferireste che si svolgesse.

    Sicilia
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